Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9898 del 2012

ECLI:IT:TARLAZ:2012:9898SENT

Massima

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La compensazione urbanistica, quale istituto di perequazione, deve essere attuata nel rispetto dei principi di ragionevolezza e proporzionalità, tenendo conto delle caratteristiche intrinseche dell'area oggetto di intervento, in particolare del suo pregio ambientale e paesaggistico, nonché dei vincoli e delle tutele sovraordinate che ne condizionano la disciplina urbanistica. L'amministrazione comunale, nell'esercizio della propria discrezionalità pianificatoria, può legittimamente ridurre la capacità edificatoria da riconoscere in sede di compensazione, qualora l'area presenti caratteristiche tali da giustificare una minore potenzialità edificatoria, anche in ragione di sopravvenuti vincoli di tutela ambientale e paesaggistica. In tali ipotesi, l'aspettativa del privato di lucrare il beneficio economico della rendita fondiaria ed edilizia non è tutelabile, dovendo essere conformata alla disciplina posta a presidio di interessi pubblici primari, quali la salvaguardia dell'ambiente, del paesaggio e della funzione sociale della proprietà. La mancata previa individuazione delle specifiche aree destinate alla compensazione non costituisce un vizio, in quanto l'equivalenza del valore immobiliare rispetto all'edificabilità da compensare può essere determinata sulla base di parametri oggettivi, senza necessità di una puntuale identificazione delle aree di destinazione. Inoltre, la motivazione della scelta di destinare l'area a verde pubblico può rinvenirsi nelle scelte di pianificazione sovraordinate, come l'istituzione di un parco naturale, le cui prescrizioni l'amministrazione comunale è tenuta a rispettare.

Sentenza completa

N. 08979/2008
REG.RIC.

N. 09898/2012 REG.PROV.COLL.

N. 08979/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8979 del 2008, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, p.zza Borghese, 3;

contro

Comune di Roma, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), domiciliato per legge in Roma, via Tempio di Giove, 21; Regione Lazio;

nei confronti di

Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura;

per l'annullamento

ATTI DI ADOZIONE ED APPROVAZIONE DEL NUOVO PIANO REGOLATORE DEL COMUNE DI ROMA - ATTO DI COSTITUZIONE EX ART. 10 DPR 1199/71

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto…

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