Cassazione penale Sez. II sentenza n. 42110 del 29 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:42110PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso la sentenza di condanna per estorsione, afferma che le doglianze del ricorrente sono generiche e non individuano specificamente né le carenze della motivazione né le ragioni di incongruità del trattamento sanzionatorio. La Corte di merito ha infatti esaminato compiutamente tutti i motivi dedotti, riaffermando la responsabilità dell'imputato in conformità con le argomentazioni della sentenza di primo grado. Pertanto, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della cassa delle ammende, in ragione dei motivi dedotti e della colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M. - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margheri - rel. Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3773/2011 CORTE APPELLO di TORINO, del 13/01/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/07/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA TADDEI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

1. (OMISSIS) e' stato condannato in entrambi i gradi di giu…

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