Cassazione penale Sez. I sentenza n. 149 del 5 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:149PEN

Massima

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La presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere per il reato di associazione mafiosa non può essere superata sulla base della mera durata della detenzione, in assenza di elementi concreti che dimostrino il venir meno delle esigenze cautelari. La ratio della previsione normativa che stabilisce tale presunzione è quella di assicurare la massima efficacia delle misure di contrasto alle organizzazioni criminali di tipo mafioso, la cui pervasività e capacità di resistere sul territorio grazie alla forza intimidatrice esercitata sui consociati rende l'unico rimedio idoneo a scongiurare il pericolo di recidiva la custodia in carcere. Pertanto, il decorso del tempo dalla applicazione della misura cautelare non costituisce di per sé elemento sufficiente per elidere o far scemare le esigenze cautelari, in ragione della peculiare pericolosità sociale connessa al reato di associazione mafiosa. La parità di trattamento tra imputati non può prevalere sulla necessità di conformare le statuizioni processuali alle vigenti previsioni normative, la cui compatibilità con i principi costituzionali è stata espressamente riconosciuta dalla Corte Costituzionale. Ne consegue che la sostituzione della custodia cautelare in carcere con una misura meno afflittiva è preclusa per gli imputati di associazione mafiosa, in forza della duplice presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari e di esclusiva adeguatezza della custodia in carcere stabilita dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/05/2022 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO; udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DANIELE CAPPUCCIO;
sentite le conclusioni del PG Dr. PERELLI SIMONE, il quale ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso, e quelle del difensore, avv. (OMISSIS), il quale ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 3 maggio 2022 il Tribunale del riesame di Catanzaro ha rigettato l'a…

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