Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20197 del 13 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:20197PEN

Massima

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Il reato di minaccia a pubblico ufficiale di cui all'art. 336 c.p. si configura quando l'agente, con parole o comportamenti, prospetta al pubblico ufficiale il pericolo di un danno ingiusto e grave, al fine di costringerlo a compiere o omettere un atto del suo ufficio. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessario che la minaccia sia diretta a ledere l'onore o il prestigio del pubblico ufficiale, essendo sufficiente che essa sia idonea a turbare il regolare svolgimento delle funzioni pubbliche. Pertanto, la mera prospettazione di un danno grave al servizio pubblico, come nel caso di minaccia di creare notevoli problemi al traffico ferroviario, integra gli estremi del reato di cui all'art. 336 c.p., a prescindere dalla finalità perseguita dall'agente e dalla concreta idoneità della minaccia a ledere l'onore o il prestigio del pubblico ufficiale. Inoltre, la valutazione della sussistenza degli elementi costitutivi del reato rientra nella sfera di discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità, se adeguatamente motivato, come nel caso di specie, in cui la Corte di Appello ha confermato la decisione del Tribunale, condividendone i rilievi e le argomentazioni a sostegno del giudizio di colpevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. MANNINO Saverio Feli - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LU. LU. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 23/03/2006 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAMENDOLA FRANCESCO PAOLO;

sentito il P.G. in persona del Dott. GERACI Vincenzo, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA IN FATTO E DIRITTO

Con la sentenza indicata in epigrafe la Corte di Appello di…

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