Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5210 del 7 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:5210PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la motivazione di un provvedimento cautelare emesso dal tribunale in sede di riesame o di appello, non può sindacare il merito delle valutazioni di fatto compiute dal giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare la congruenza e la logicità dell'apparato argomentativo in relazione alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari. Il controllo di legittimità non può investire il giudizio ricostruttivo del fatto e gli apprezzamenti del giudice di merito circa l'attendibilità delle fonti e la rilevanza del materiale probatorio, purché la motivazione sia adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici. In particolare, la valutazione del peso probatorio degli indizi e degli elementi indicativi della sussistenza delle esigenze cautelari è compito riservato al giudice di merito, e in sede di legittimità tale valutazione può essere contestata unicamente sotto il profilo della sussistenza, adeguatezza, completezza e logicità della motivazione, senza che siano ammesse censure che si risolvano nella mera prospettazione di una diversa valutazione delle circostanze già esaminate dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella - Presidente

Dott. MANCUSO Luigi F. - rel. Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/03/2019 del TRIB. LIBERTA' di TORINO;
udita la relazione svolta dal Consigliere LUIGI FABRIZIO MANCUSO;
lette/sentite le conclusioni del PG FRANCA ZACCO;
Il P.G. conclude per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore:
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di VERBANIA in difesa di (OMISSIS), che conclude chiedendo l'accoglimento dei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
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