La violazione reiterata dell'occupazione di suolo pubblico concesso, mediante ampliamento abusivo dello spazio autorizzato, legittima l'adozione della sanzione amministrativa della sospensione dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande per un periodo di tre giorni, ai sensi dell'art. 14, comma 5, della deliberazione di Consiglio Comunale n. 75/2010, senza che il mancato rispetto del termine per la conclusione del procedimento sanzionatorio possa inficiare la validità del provvedimento finale. La previsione regolamentare di una sanzione uniforme per tale fattispecie rientra nell'esercizio del potere discrezionale dell'amministrazione comunale, non essendo necessaria una graduazione della sanzione in ragione della specifica condotta, atteso che la reiterazione della medesima violazione nel termine di centottanta giorni integra di per sé la fattispecie di "recidiva" prevista dalla normativa di settore. Il richiamo a discipline sanzionatorie previste per altre tipologie di attività commerciali, come il commercio su aree pubbliche, risulta inconferente in ragione delle diverse caratteristiche e presupposti di esercizio di tali attività rispetto a quelle in sede fissa.