Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 47125 del 20 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:47125PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del giudizio di impugnazione avverso una sentenza emessa a seguito di applicazione della pena su richiesta delle parti ai sensi dell'art. 444 c.p.p., può dichiarare inammissibile il ricorso proposto dal condannato che non deduca l'illegittimità della pena concordata, in quanto i motivi di ricorso che si limitino a censurare la congruità della pena applicata, in assenza di evidenti vizi di legittimità, esulano dall'ambito dei motivi ammissibili per tale tipologia di sentenza. In tali casi, il giudice di legittimità è tenuto a condannare il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle Ammende, in considerazione del carattere manifestamente inammissibile del ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia - rel. Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza dell'11/9/2019 del TRIBUNALE DI MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIORDANO EMILIA ANNA.
FATTO E DIRITTO
1. Con ricorso affidato al difensore di fiducia, (OMISSIS) impugna la sentenza indicata in epigrafe con la quale, a richiesta delle parti, gli e' stata applicata la pena, in continuazione sulla sentenza del dell'8 maggio 2018, la pena di mesi quattro di…

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