Cassazione civile Sez. II sentenza n. 15261 del 24 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:15261CIV

Massima

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Il verbale di accertamento di una violazione del Codice della Strada, redatto da un pubblico ufficiale, costituisce prova privilegiata dei fatti ivi attestati, salvo querela di falso. Pertanto, nel giudizio di opposizione a tale verbale, il giudice può fondare la propria decisione sul contenuto del verbale stesso, senza che sia necessaria l'acquisizione di ulteriori prove da parte dell'amministrazione, a meno che l'opponente non contesti specifiche circostanze di fatto attestate nel verbale, dimostrando la loro insussistenza o irrisolvibile contraddittorietà oggettiva. Inoltre, la mancata costituzione dell'amministrazione nel giudizio di opposizione non comporta automaticamente l'accoglimento dell'opposizione, essendo onere dell'opponente produrre il verbale impugnato unitamente al ricorso, affinché il giudice possa valutarne il contenuto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SETTIMJ Giovanni - Presidente

Dott. PETITTI Stefano - rel. Consigliere

Dott. PARZIALE Ippolisto - Consigliere

Dott. D'ASCOLA Pasquale - Consigliere

Dott. DE CHIARA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

LO. EL. , elettivamente domiciliato in Roma, Via di Villa di Lucina n. 72, presso lo studio dell'((omissis)), rappresentato e difeso dall'Avvocato MASOTTA Filippo per procura speciale in calce al ricorso;

- ricorrente -

contro

UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO - PREFETTURA DI AVELLINO, in persona del Prefetto pro tempore, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui uffici in Roma, via dei Portoghesi n. 12, e&#…

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