Cassazione penale Sez. III sentenza n. 37821 del 25 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:37821PEN

Massima

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Il reato continuato, pur essendo un istituto giuridico unitario, si caratterizza per la pluralità di condotte delittuose, ciascuna delle quali integra un autonomo reato, che vengono tuttavia valutate come espressione di un medesimo disegno criminoso. Pertanto, ai fini della determinazione della pena, il giudice deve individuare il reato più grave in astratto, sul quale innestare l'aumento per la continuazione, senza che assuma rilievo la circostanza che il reato ritenuto più grave sia stato contestato in un capo diverso rispetto agli altri reati in continuazione. Ciò in quanto l'interesse tutelato dalla norma incriminatrice e il disvalore complessivo della condotta delittuosa costituiscono i parametri fondamentali per la valutazione della gravità astratta del reato, a prescindere dalla specifica formulazione dell'imputazione. Inoltre, il ricorso del condannato avverso la sentenza che abbia correttamente individuato il reato più grave, senza determinare una modifica peggiorativa della pena, è inammissibile per difetto di interesse, in quanto non idoneo a produrre un risultato pratico più favorevole per l'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Do. Sa. Be. Ho. , nato in (OMESSO);

Avverso la sentenza resa dalla Corte di Assise di Appello di Brescia in data 8/3/2010;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

Udita la relazione svolta in udienza dal consigliere ((omissis));

Udito il pubblico ministero in persona del sostituto Procuratore Generale, dott. ((omissis)), il quale ha concluso per la inammissibilita' per carenza di interesse;

Udito il difensore del preve…

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