Il provvedimento con cui il tribunale, in sede di reclamo ai sensi dell'art. 669-terdecies c.p.c., revochi un'ordinanza di sospensione dell'esecuzione, ha natura cautelare e provvisoria e non è suscettibile di ricorso straordinario per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost., in quanto non definitivo e non idoneo a definire il giudizio, essendo destinato ad essere sostituito dalla decisione di merito, sia essa una sentenza ex artt. 645 e ss. c.p.c. o ex artt. 615 e 616 c.p.c. Ciò vale anche nel caso in cui il tribunale, in composizione collegiale, abbia qualificato il rimedio come reclamo avverso un'ordinanza di sospensione emessa in un giudizio di opposizione all'esecuzione ai sensi dell'art. 615 c.p.c., anziché come reclamo avverso un'ordinanza di sospensione emessa in un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo ai sensi dell'art. 649 c.p.c., in quanto la natura cautelare e provvisoria del provvedimento impugnato non muta in ragione della diversa qualificazione del giudizio di merito. Pertanto, il ricorso straordinario per cassazione è inammissibile, indipendentemente dalla qualificazione del giudizio di merito, essendo il provvedimento impugnato privo dei requisiti di definitività e decisorietà richiesti per l'esperibilità di tale rimedio.