Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6805 del 12 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:6805PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale sottoposto a misura cautelare per reati contro la pubblica amministrazione, quali concussione e abuso d'ufficio, può essere destinatario di una misura cautelare diversa dall'interdizione, come il divieto di dimora, qualora sussistano concreti e attuali pericoli di reiterazione del reato, anche in considerazione del peculiare andamento delle indagini e dell'atteggiamento altalenante della persona offesa, che dimostrino l'esistenza di un clima di perdurante pressione psicologica all'interno dell'amministrazione di appartenenza. La misura interdittiva, pur determinando la sospensione della qualifica di pubblico ufficiale, non è sufficiente a scongiurare il rischio di reiterazione di condotte intimidatorie e costrittive, che esulano dalla mera sfera funzionale e si estrinsecano sul piano materiale nei confronti della persona offesa. In tali casi, il principio di proporzionalità tra esigenze cautelari e misure adottate non impone necessariamente l'applicazione della sola misura interdittiva, potendo il giudice valutare l'adozione di misure alternative idonee a fronteggiare il concreto pericolo di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIANESINI Maurizio - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. VILONI Orlando - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 386/18 Tribunale Riesame di Messina del 18/06/2018;
esaminati gli atti e letti il ricorso ed il provvedimento decisorio impugnato; udita la relazione del consigliere, Dott. O. Villoni;
sentito il pubblico ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale, d.ssa E. Cesqui, che ha concluso per l'inammissibilita';
sentito il difensore del ricorrente, avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.

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