Cassazione penale Sez. III sentenza n. 52383 del 12 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:52383PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p. è idoneo a generare un profitto autonomo e sequestrabile ai fini della confisca per equivalente, indipendentemente dai reati-fine commessi dagli associati, in quanto la costituzione della societas sceleris è funzionale alla ripartizione degli utili derivanti dalla realizzazione del programma criminoso complessivo. Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente del profitto del reato può pertanto incidere contemporaneamente sui beni dell'ente che ha tratto vantaggio dal reato e su quelli delle persone fisiche che lo hanno commesso, nel limite del valore complessivo di tale profitto. L'omessa trasmissione di atti di indagine da parte del pubblico ministero, se non adeguatamente specificata e motivata in relazione alla sua incidenza sul percorso argomentativo seguito dal giudice, non determina vizi della motivazione tali da rendere il provvedimento impugnabile per violazione di legge. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle esigenze cautelari e nella determinazione del profitto del reato associativo, purché la motivazione risulti coerente, completa e ragionevole.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMORESANO Silvio - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovann - rel. Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 20/10/2015 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
letta la requisitoria depositata dal Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo rigettarsi il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza …

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