Il vincolo culturale di cui all'art. 10, comma 4, lett. g), del d.lgs. n. 42 del 2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) impone una valutazione attenta e adeguata dei caratteri del vincolo stesso, non delegabile agli organi comunali, ai fini del rilascio di autorizzazioni per interventi in aree di rilevante valore storico-artistico. Pertanto, l'autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune, senza una preventiva e puntuale valutazione degli elementi evidenziati dalla Soprintendenza in merito alla sussistenza del primario vincolo culturale e alla compatibilità dell'intervento con la tutela di tale vincolo, risulta affetta da vizi di eccesso di potere per difetto di istruttoria e travisamento dei fatti. La normativa di semplificazione di cui al d.P.R. n. 31 del 2017, concernente il solo aspetto paesaggistico, non è dirimente ai fini della valutazione della compatibilità dell'intervento con il primario vincolo culturale, che richiede una specifica disciplina autorizzatoria ai sensi degli artt. 20 e 21 del Codice dei beni culturali e del paesaggio.