Il piano regolatore del Consorzio per l'Area di Sviluppo Industriale (A.S.I.) di Caserta, approvato con D.P.C.M. del 16.1.1968 e successivamente con D.P.C.M. del 28.7.1970, aveva esaurito la propria efficacia il 28.7.1980, in applicazione del termine decennale previsto dall'art. 25 della legge n. 1/1978 e dall'art. 52 del D.P.R. n. 218/1978. Pertanto, in assenza di un valido ed efficace piano regolatore A.S.I., il Consorzio non poteva legittimamente dichiarare la pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza degli interventi, né procedere all'approvazione dei piani esecutivi di esproprio e all'espropriazione dei terreni, essendo tali poteri radicati esclusivamente in costanza di un vigente piano regolatore A.S.I. Le successive norme regionali che avevano prorogato l'efficacia dei piani esistenti, anche se medio tempore scaduti, sono state dichiarate incostituzionali dalla Corte Costituzionale, con la conseguenza che i provvedimenti adottati dal Consorzio A.S.I. in assenza di un valido piano regolatore sono da ritenersi illegittimi.