Consiglio di Stato sentenza n. 2083 del 2006

ECLI:IT:CDS:2006:2083SENT

Massima

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Il potere di repressione dell'attività edilizia abusiva, attribuito all'amministrazione comunale, non è soggetto a prescrizione né a decadenza, indipendentemente dalla preesistenza dell'immobile o dalla sua ultimazione ed occupazione. L'ordine di demolizione di opere abusive può essere legittimamente adottato dal dirigente comunale competente, senza necessità di una preventiva contestazione all'interessato o di una specifica motivazione in ordine all'attualità dell'interesse pubblico perseguito. L'onere di provare l'esecuzione delle opere in epoca anteriore all'entrata in vigore della normativa sull'abusivismo edilizio incombe sul privato che impugna il provvedimento di demolizione, non essendo sufficiente la mera allegazione di tale circostanza. In caso di mancata dimostrazione dell'avvenuta presentazione di una domanda di condono edilizio per le opere oggetto dell'ordine di demolizione, il giudice amministrativo è tenuto a pronunciarsi nel merito del ricorso, senza poter omettere tale pronuncia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
(Sezione Quinta)
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. r.g. 5896 del 2003, proposto dal sig. Lu. Bi., rappresentato e difeso dall'avv. Fr. Tr. ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell'avv. Fr. Fo., in Ro., via D. Ch., n. 5,
contro
il Comune di Napoli, rappresentato e difeso dagli avv. Ed. Ba. e Gi. Ta. ed elettivamente domiciliato presso il sig. Gi. Gr., in Ro., lu. Fl., n. 46,
per la riforma
della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania - Napoli, IV Sezione, n. 1393, pubblicata il 22 febbraio 2003.
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio della parte suindicata;
Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive difese;
Visti gli atti tutti della causa;
Designato relatore, alla pubblica udienza del 20 dicembre 2005, …

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