Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44411 del 31 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:44411PEN

Massima

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Il concorso dell'imputato in un'associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico internazionale, dimostrato da una prolungata e fattiva partecipazione agli snodi cruciali dell'operatività del gruppo criminale, nonché dal suo costante e incondizionato asservimento alle logiche delittuose dell'organizzazione, integra gravi indizi di colpevolezza e concreto pericolo di reiterazione del reato, indipendentemente dall'attualità della condotta e dal decorso del tempo, in ragione dell'elevato spessore criminale dell'imputato e della sua totale insensibilità al rispetto delle norme di legge. La presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari, operante per il reato associativo contestato, non è superata dalla mancata allegazione di elementi idonei a dimostrarne l'assenza. Il controllo di legittimità sulla motivazione del provvedimento cautelare non può comportare una diversa valutazione degli elementi indiziari, quando la motivazione sia adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici, essendo rimessa al giudice di merito l'interpretazione del linguaggio criptico e volutamente allusivo utilizzato dagli indagati nelle conversazioni intercettate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. IPPOLITO Frances - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierlui - Consigliere

Dott. APRILE E. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 28/05/2013 del Tribunale di Brescia;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale MAZZOTTA Gabriele, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio in punto di esigenze cautelari ed il rigetto nel resto.

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO

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