Cassazione penale Sez. I sentenza n. 281 del 8 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:281PEN

Massima

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Il mancato rientro entro l'orario prestabilito presso la propria abitazione da parte di un soggetto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, accertato sulla base della deposizione testimoniale dell'agente di polizia che ha effettuato il controllo, integra la violazione dell'obbligo di permanenza domiciliare imposto dalla misura, indipendentemente dalla prova di un'effettiva assenza prolungata o di un'attività svolta all'esterno. La valutazione delle risultanze probatorie operate dai giudici di merito in ordine all'accertamento di tale violazione è insindacabile in sede di legittimità, ove la motivazione risulti logica e non contraddittoria. La mancata rilevazione d'ufficio della prescrizione del reato, non eccepita dal ricorrente, non determina l'annullamento della sentenza dichiarata inammissibile per manifesta infondatezza dei motivi di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefani - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffael - rel. Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RO. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 10160/2006 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 30/05/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/11/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. ((omissis)) che si riporta ai motivi di ricorso.

FATTO …

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