Cassazione penale Sez. III sentenza n. 21346 del 4 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:21346PEN

Massima

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Il provvedimento di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive (c.d. "Daspo") può essere legittimamente adottato dal Questore nei confronti di soggetti che, in occasione di eventi sportivi, abbiano tenuto condotte idonee a porre in pericolo la sicurezza pubblica, come l'occultamento parziale del volto e il brandeggio di strumenti atti ad offendere. Tali comportamenti, infatti, integrano i presupposti di fatto e di diritto richiesti dalla legge per l'adozione di tale misura di prevenzione, volta a tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica in occasione di manifestazioni sportive. Il giudice della convalida, nel motivare la sussistenza di tali presupposti, non è tenuto a un'analitica confutazione di tutte le censure generiche proposte dal destinatario del provvedimento, essendo sufficiente il richiamo alle ragioni poste a fondamento della decisione impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LUPO Ernesto - Presidente

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla I. - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Gi. Ga. , nato il (OMESSO);

Avverso Ordinanza Gip Tribunale di Roma, in data 09/09/09;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Mario Gentile;

Letta la richiesta scritta in data 5/12/2009 del PG della Cassazione nella persona del Dott. Alfredo Montagna che ha concluso per Rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Il Gip del Tribunale di Roma, con ordinanza emessa il 09/09/09, convalidava il provvedimento del Questore di Roma, emesso, Legge n. 401 del 1989, …

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