Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22842 del 8 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:22842PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, anche se aggravata dal metodo mafioso, può essere desunta da un quadro indiziario solido e convergente, costituito principalmente dalle risultanze delle intercettazioni telefoniche e ambientali, che rivelino l'esistenza di una fitta rete di rapporti tra più soggetti finalizzata allo spaccio sistematico di sostanze stupefacenti, con l'utilizzo di un linguaggio cifrato e di cautele volte a impedire l'identificazione degli interlocutori e l'oggetto delle conversazioni. Tali elementi, unitamente alle dichiarazioni di collaboratori di giustizia che confermino il ruolo degli indagati nell'ambito dell'associazione, possono integrare gravi indizi di colpevolezza, anche in assenza di una specifica descrizione della condotta ascritta a ciascun partecipante, purché il contesto motivazionale dell'ordinanza consenta di comprendere inequivocabilmente il ruolo svolto dagli indagati nell'ambito del sodalizio criminoso. La mancata prioritaria valutazione della possibile configurabilità del reato di associazione di tipo mafioso rispetto a quello di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti non determina alcuna nullità dell'ordinanza, qualora il compendio probatorio sia comunque idoneo a fondare il giudizio di gravità indiziaria in relazione a quest'ultimo reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CI. GA. N. IL (OMESSO);

2) D'. GI. N. IL (OMESSO);

3) CI. LU. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 3988/2010 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 26/05/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ADRIANA CARTA;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. IACOVIELLO ((omissis)) che ha chiesto che i ricorsi siano dichiarati inammissibili;

udito il difensore avv. MANNA Valentino.

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