Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza n. 1701 del 2023

ECLI:IT:TARCZ:2023:1701SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Prefetto può legittimamente adottare un provvedimento interdittivo antimafia nei confronti di un'impresa qualora emergano elementi concreti e attuali che facciano ritenere sussistente il rischio di infiltrazione mafiosa nell'attività d'impresa, anche in assenza di provvedimenti penali definitivi. A tal fine, il Prefetto deve valutare in modo motivato e non automatico una serie di indici sintomatici, quali: i rapporti di parentela, conoscenza o frequentazione con soggetti legati alla criminalità organizzata; le vicende anomale nella struttura o gestione dell'impresa; la condivisione di un sistema di illegalità finalizzato a ottenere indebiti vantaggi; l'instaurazione di rapporti commerciali o associativi con società già ritenute esposte al rischio di infiltrazione mafiosa. L'adozione del provvedimento interdittivo non è preclusa dal fatto che in precedenza l'impresa avesse ottenuto informative prefettizie favorevoli, in quanto le valutazioni della Prefettura devono essere effettuate con riferimento alla situazione di fatto e di diritto esistente al momento dell'adozione del provvedimento, senza che possano rilevare eventuali successivi proscioglimenti penali dell'interessato. Inoltre, la mancata ostensione di alcuni documenti procedimentali non inficia di per sé la legittimità del provvedimento interdittivo, purché l'Amministrazione abbia comunque motivato adeguatamente le proprie valutazioni sulla base degli elementi fattuali acquisiti.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/12/2023

N. 01701/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01491/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1491 del 2017, proposto da
-OMISSIS-., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il di lui studio in Lamezia Terme, via Giosuè Carducci, 10;

contro

Prefettura Utg Catanzaro, Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale Catanzaro, domiciliataria ex lege in Catanzaro, via G.((omissis)), 34;

per l'annullamento

a) del provvedimento interdittivo antimafia emesso dalla Prefettura di Catanzaro il -OMISSIS-;

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.