Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31562 del 17 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:31562PEN

Massima

Massima ufficiale
Ai fini dell'integrazione del delitto di cui all'articolo 414, terzo comma, cod. pen., non basta l'esternazione di un giudizio positivo su un episodio criminoso, ma occorre che il comportamento dell'agente sia tale per il suo contenuto intrinseco, per la condizione personale dell'autore e per le circostanze di fatto in cui si esplica, da determinare il rischio effettivo della consumazione di altri reati lesivi di interessi omologhi a quelli offesi dal crimine esaltato. (Fattispecie in cui la Corte ha confermato l'esito proscioglitivo del giudizio di merito, in relazione alla pubblicazione su un sito internet, da parte dell'agente, di scritti contenenti espressioni offensive nei confronti della vittima di un attentato terroristico, rivendicato da un gruppo di area anarco-insurrezionalista, unitamente a generiche manifestazioni di solidarietà verso "i compagni arrestati" ed incitamenti all'azione diretta). (Leggi la sentenza estesa)

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TRONCI Andrea - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaeta - rel. Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI GENOVA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/02/2018 della CORTE APPELLO di GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. GAETANO DE AMICIS;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore, Dott.ssa COCOMELLO ASSUNTA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita';
Udito il difensore, avvocato (OM…

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