Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13160 del 8 aprile 2002

ECLI:IT:CASS:2002:13160PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il diritto di critica giornalistica consente l'espressione di giudizi e opinioni anche di tenore offensivo, purché fondati su un'interpretazione soggettiva di fatti e comportamenti, senza che ciò integri il reato di diffamazione, a condizione che non si travalichi il limite della mera valutazione critica per dar luogo a una nuova e diversa notizia non rispondente al vero o a un significato ulteriore che acquisti autonoma valenza lesiva. Pertanto, il giornalista che, nel corso di una trasmissione televisiva incentrata sul tema della giustizia, riferisce di incontri ripetuti tra un magistrato indagato e un pubblico ministero, esprimendo la propria opinione critica sulla diversità di trattamento rispetto ad analoghe vicende, non commette il reato di diffamazione, in quanto tale intervento rientra nell'esercizio del diritto di critica, il quale, per sua natura, non può pretendersi rigorosamente obiettivo, essendo fondato su un'interpretazione soggettiva di fatti e comportamenti. Inoltre, l'espressione da parte del giornalista del timore di essere "querelato, denunciato, minacciato, intimidito" per quanto affermato, non integra un'autonoma affermazione diffamatoria, ma rappresenta semplicemente la manifestazione del suo convincimento in ordine alle possibili conseguenze giudiziarie derivanti dalla sua iniziativa, senza che ciò possa indurre nell'ascoltatore "inquietanti richiami".

Sentenza completa

Nel corso della rubrica televisiva "Fatti e misfatti", mandata in onda su "Italia 1" il 19 marzo 1996 alle ore 12,55 e replicata nelle ore serali, il conduttore della trasmissione, P. L., affermava, tra l'altro, quanto segue: "Buonasera. Gli appelli come quelli rivolti ieri dal Comitato presieduto dal Presidente della Repubblica affinché la giustizia torni in un suo alveo controllato ...lasciano il tempo che trovano, non servono, perché non c'è quasi nessun mezzo per riportare la giustizia all'interno di certe regole se non si trova la maniera di stigmatizzare, punire, sancire, in qualche misura far pagare a chi sbagli all'interno dei magistrati. Noi vi diciamo che la giustizia è completamente fuori controllo e partiamo da un piccolissimo episodio di cronaca. Vedete in queste immagini A. D. P. e P. D. Ebbene questa mattina A. D. P. si è recato per l'ennesima volta al palazzo di Giustizia di Milano a trovare nell'ufficio del sos…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.