Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 48269 del 27 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:48269PEN

Massima

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Il reato di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309 del 1990 è assistito da una duplice presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della misura cautelare della custodia in carcere. Pertanto, il giudice della cautela, nel valutare l'istanza di sostituzione della misura cautelare, è tenuto a verificare se gli elementi acquisiti agli atti o dedotti dall'interessato siano idonei a superare, in relazione al caso concreto, tali presunzioni. In particolare, occorre che siano acquisiti elementi specifici che rivelino l'insussistenza o l'affievolimento delle esigenze cautelari, tali da consentire l'adozione di una misura meno afflittiva. La mera allegazione di elementi generici, quali il mero decorso del tempo, l'evoluzione procedimentale o la condizione familiare dell'imputato, non è sufficiente a superare la presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, in assenza di specifici fattori che dimostrino il venir meno o la diminuzione dell'intensità delle esigenze cautelari. Inoltre, la rinuncia all'impugnazione dell'ordinanza di rigetto dell'istanza di riesame non può essere equiparata ad una rinuncia espressa all'impugnazione, ai fini della formazione del giudicato cautelare, essendo necessaria una pronuncia di merito sul riesame per determinare tale effetto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TRONCI Andrea - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 13/06/2019 del Tribunale di Roma;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CALVANESE Ersilia;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale CANEVELLI Paolo, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che hanno concluso riportandosi ai motivi di ricorso e chiedendone l'accoglimento.
RITENUTO I…

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