Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24339 del 6 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:24339PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La mera partecipazione all'associazione per il traffico di stupefacenti non integra automaticamente la responsabilità per il reato di partecipazione all'associazione mafiosa, essendo necessario verificare in concreto che l'indagato si sia messo a disposizione di quest'ultima attraverso il proprio apporto anche alle altre attività criminose che fuoriescono dal programma delittuoso tipico dell'associazione per il narcotraffico. Pertanto, non è sufficiente il mero collegamento tra le due associazioni, essendo necessario accertare il ruolo operativo svolto dal singolo indagato in seno a ciascuna di esse. La sovrapposizione delle contestazioni relative ai due reati associativi, in assenza di tale verifica, si risolve in una violazione del principio del ne bis in idem.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccard - rel. Consigliere

Dott. PACILLI G. Anna R. - Consigliere

Dott. DI GIOVINE O. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 4/10/2022 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo annullamento con rinvio in relazione alla partecipazione al reato di cui all'articolo 416-bis c.p.;
udito l'avvocato (OMISSIS), difensore di (OMISSIS), ch…

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