Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10441 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:10441SENT

Massima

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L'occupazione abusiva di suolo pubblico, in assenza di idonea concessione amministrativa, legittima l'adozione di un provvedimento di rimozione da parte dell'autorità competente, a prescindere dalla circostanza che il soggetto interessato abbia successivamente presentato domanda di concessione o che l'amministrazione abbia in seguito rilasciato la relativa autorizzazione. Infatti, il principio di legalità impone il rispetto delle norme che disciplinano l'utilizzo del demanio pubblico, non essendo sufficiente il mero interesse del privato all'occupazione o la successiva regolarizzazione della situazione. L'amministrazione, pertanto, è tenuta a far cessare l'occupazione abusiva, indipendentemente dalla condotta del privato, al fine di tutelare l'interesse pubblico alla corretta gestione e fruizione del bene demaniale. Tale potere di intervento non può essere limitato o condizionato dalla mera presentazione di una domanda di concessione o dal successivo rilascio della stessa, in quanto ciò vanificherebbe l'esigenza di garantire il rispetto della disciplina sull'uso del suolo pubblico. Inoltre, l'interpretazione restrittiva delle norme che regolano l'occupazione di spazi pubblici non consente di ritenere che, fino all'adozione di specifici provvedimenti da parte dell'amministrazione, sia inibito il potere di rilascio delle relative concessioni. Pertanto, l'amministrazione è legittimata ad adottare un provvedimento di rimozione dell'occupazione abusiva, anche in presenza di una successiva domanda di concessione o di un provvedimento autorizzativo rilasciato in un momento successivo all'accertamento della violazione, al fine di tutelare l'interesse pubblico alla corretta gestione del demanio.

Sentenza completa

N. 01930/2012
REG.RIC.

N. 10441/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01930/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1930 del 2012, proposto da:
Giambolileo Srl, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avv. Carlo Arnulfo, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale Liegi, 49;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avv. Rosalda Rocchi, con domicilio eletto presso l’Avvocatura Capitolina in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 68 del 13 gennaio 2012, con la quale è stata ordinata la rimozione di una pedana – sulla quale insiston…

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