Cassazione penale Sez. II sentenza n. 42026 del 14 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:42026PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la prova dichiarativa dei chiamanti in correità o in reità, deve verificare la genuinità e l'attendibilità intrinseca delle dichiarazioni, senza necessità di riscontri esterni, quando esse fungono da integrazione e conferma di altre prove di diversa ed autonoma matrice, come intercettazioni, che abbiano valenza anche individualizzante. In tal caso, la valutazione della motivazione non passa attraverso il vaglio rigoroso previsto dall'art. 192 co. 2 e 3 c.p.p., ma rimanda alla regola generale in tema di pluralità di prove e di libera valutazione di esse da parte del giudice. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, anche se rese progressivamente e con arricchimenti narrativi nel tempo, possono essere ritenute attendibili ove non vi siano elementi che ne inficino la genuinità, come il mero interesse a beneficiare di premialità, non essendo sufficiente a escluderne l'attendibilità la comunanza di difesa con altro imputato. La graduazione della pena, anche in relazione agli aumenti ed alle diminuzioni previsti per le circostanze aggravanti ed attenuanti, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale è tenuto a dare conto dell'impiego dei criteri di cui all'art. 133 c.p., senza necessità di una specifica e dettagliata spiegazione del ragionamento seguito, salvo il caso in cui la pena sia di gran lunga superiore alla misura media di quella edittale o vi siano asserzioni irragionevoli o paradossali nel diverso trattamento sanzionatorio di correi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/02/2018 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. LUCIA AIELLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. PRATOLA Gianluigi, il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore avv…

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