Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14378 del 7 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:14378PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di beni, disposto dal pubblico ministero ai sensi dell'art. 253 c.p.p., è legittimo anche quando la notizia di reato sia stata acquisita in modo non conforme alle disposizioni di legge, purché il provvedimento di sequestro sia adeguatamente motivato in ordine alla sussistenza del fumus delicti e all'astratta riconducibilità dei beni sequestrati al fatto di reato contestato. La mancata restituzione dei beni dopo la mancata convalida del primo sequestro da parte del giudice non inficia la validità dell'autonomo provvedimento di sequestro successivamente disposto dal pubblico ministero, essendo sufficiente che il fatto di reato sia conoscibile per consentire all'indagato una tempestiva ed efficace difesa. Il sindacato del giudice del riesame sul sequestro probatorio deve essere limitato alla verifica dell'astratta possibilità di sussumere il fatto in una determinata ipotesi di reato e al controllo circa la qualificazione dell'oggetto in sequestro come corpus delicti, senza estendersi alla verifica della concreta fondatezza dell'accusa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

Sul ricorso proposto da:

1) DI. NA. DO. TR. , N. IL (OMESSO);

2) PR. AL. , N. IL (OMESSO);

3) RO. GI. , N. IL (OMESSO);

4) DE. FI. AL. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 28/09/2007 TRIBUNALE MILITARE di NAPOLI; sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROMBOLA' MARCELLO; sentite le conclusioni del P.G. Dott. GERACI Vincenzo, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

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