Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5718 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:5718SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso il diniego di condono edilizio e l'ordinanza di demolizione, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Ai sensi dell'art. 32, comma 27, lett. d) del D.L. n. 269/2003, non sono suscettibili di sanatoria le opere abusive realizzate su immobili soggetti a vincoli imposti sulla base di leggi statali e regionali a tutela degli interessi ambientali e paesaggistici, qualora tali vincoli siano stati istituiti prima dell'esecuzione delle opere stesse, in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio e non conformi alle norme urbanistiche. L'onere di provare che l'abuso edilizio è stato realizzato in epoca antecedente all'apposizione dei vincoli paesaggistici grava sui richiedenti il condono, i quali non possono limitarsi ad una mera affermazione in tal senso. 2. La previsione di cui all'art. 3 della L.R. Lazio n. 12/2004, che ha esteso la preclusione al condono anche alle opere realizzate prima dell'apposizione dei vincoli, è stata ritenuta legittima dalla Corte Costituzionale e, pertanto, rileva ai fini della decisione, anche se non espressamente richiamata nel provvedimento impugnato. 3. L'eventuale illegittimità dell'autorizzazione edilizia precedentemente rilasciata dall'amministrazione comunale non può essere utilmente invocata per contestare il successivo diniego di condono, in quanto tale provvedimento deve essere valutato esclusivamente alla luce della normativa in materia di condono. 4. Il potere di ordinare la demolizione degli abusi edilizi è un atto "dovuto e vincolato" per l'amministrazione, che non lascia spazio per valutazioni discrezionali di "manifesta ingiustizia". La possibilità di sostituire la demolizione con una sanzione pecuniaria può essere valutata solo in fase esecutiva, qualora il privato non abbia ottemperato spontaneamente all'ordine di demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/05/2022

N. 05718/2022 REG.PROV.COLL.

N. 01912/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1912 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto dai sig.ri ((omissis)) e dalla sig.ra ((omissis)), deceduta nelle more del giudizio, nella cui posizione processuale sono subentrati, quali eredi, i sig.ri ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Soana, 22;

contro

Comune di Bracciano, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, Salita di Poggio S. Lorenzo, 10;

per l'annullamento

quanto …

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