Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4421 del 1 febbraio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:4421PEN

Massima

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Il sequestro e la confisca di beni ai sensi della legge antimafia possono essere disposti anche in assenza di una prova piena e diretta dell'origine illecita dei singoli beni, essendo sufficiente un quadro indiziario grave, preciso e concordante che dimostri l'appartenenza del soggetto proposto all'associazione mafiosa e l'impossibilità di giustificare la legittima provenienza del suo patrimonio. A tal fine, il giudice può valutare complessivamente la condotta del proposto, le sue condanne penali per reati di stampo mafioso, le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, le risultanze di attività di intercettazione, nonché le dichiarazioni delle vittime di estorsioni, al fine di accertare che il patrimonio del soggetto sia il frutto di attività illecite o ne costituisca il reimpiego, senza che sia necessario un puntuale riscontro della provenienza di ogni singolo bene. Ciò in ragione della funzione preventiva e di contrasto alla criminalità organizzata propria delle misure di prevenzione patrimoniale, che non richiedono lo stesso grado di prova richiesto in sede penale. Pertanto, il giudice può legittimamente disporre il sequestro e la confisca di tutti i beni, anche di quelli formalmente intestati a terzi, qualora risulti che il proposto ne abbia comunque la disponibilità e il controllo, in quanto frutto di attività illecite o del loro reimpiego, senza che sia necessario accertare la specifica provenienza di ogni singolo bene.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio S. - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. SERPICO Francesco - rel. Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 98/2010 CORTE APPELLO di PALERMO, del 14/03/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO SERPICO;

lette le conclusioni del PG in sede intese alla dichiarazione di inammissibilita' dei ricorsi;

letta la memoria difensiva proposta dalla difesa dei ricorrenti.

OSSERVA

Con decreto em…

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