Il reato di evasione dagli arresti domiciliari si configura con la consapevole violazione del divieto di allontanarsi dal luogo di esecuzione della misura senza la prescritta autorizzazione, a prescindere dai motivi e dalla durata dell'allontanamento, salvo il caso in cui questi assumano rilevanza come causa di giustificazione. L'elemento psicologico del reato è generico e consiste nella coscienza e volontà di violare il divieto imposto. Ai fini della valutazione della particolare tenuità del fatto, il giudice deve compiere una valutazione complessiva delle modalità della condotta, del grado di colpevolezza e dell'entità del danno o del pericolo, senza che l'entità della pena edittale costituisca di per sé ostacolo all'applicazione della causa di non punibilità, purché la pena concretamente inflitta risulti indicativa della non lieve entità del fatto.