Il diritto al godimento gratuito dell'alloggio di servizio rientra nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, in quanto attiene ai diritti e agli obblighi connessi al rapporto di servizio del dipendente pubblico. Tale diritto non può essere negato dall'amministrazione, la quale è tenuta a riconoscerlo al dipendente che ne abbia i requisiti, in quanto espressione del trattamento economico accessorio spettante in ragione della particolare posizione ricoperta e delle funzioni svolte. Il giudice amministrativo, pertanto, è competente a conoscere della controversia avente ad oggetto l'accertamento del diritto del dipendente pubblico al godimento gratuito dell'alloggio di servizio, non rilevando in tal caso questioni attinenti al rapporto di concessione di beni, che rientrano invece nella giurisdizione del giudice ordinario. Il principio di diritto affermato dalla sentenza mira a garantire la tutela effettiva delle posizioni giuridiche soggettive del pubblico dipendente, evitando che la controversia sia sottratta alla cognizione del giudice amministrativo, competente in via esclusiva a conoscere delle questioni inerenti al rapporto di servizio. La sentenza, pertanto, riafferma la centralità del criterio della causa petendi nel riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo, valorizzando la natura sostanziale della posizione giuridica dedotta in giudizio rispetto alla mera qualificazione formale dell'atto impugnato.