Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27557 del 26 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:27557PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna per i reati di lesioni personali e minaccia è legittima quando le dichiarazioni della persona offesa risultano attendibili e trovano riscontro in elementi oggettivi, come il referto medico, anche in assenza di lesioni riportate dall'imputato, e la minaccia proferita, purché la valutazione complessiva del compendio probatorio non presenti vizi logici. Il beneficio della sospensione condizionale della pena non può essere concesso più di una volta, anche in presenza di precedenti condanne, in quanto il numero elevato di precedenti penali impedisce il giudizio prognostico favorevole di futura astensione dal commettere ulteriori reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. Scarl INI E.V.S. - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/10/2022 della CORTE APPELLO di CALTANISSETTA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ENRICO VITTORIO STANISLAO SCARLINI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PICARDI ANTONIETTA, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 10 ottobre 2022, la Corte di appello di Caltanissetta co…

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