Il rilascio di una proroga del termine di inizio dei lavori previsto in un permesso di costruire non può essere motivato con il sopravvenire di difficoltà economiche familiari non prevedibili al momento del rilascio del titolo autorizzativo, in quanto tale fattispecie non rientra tra quelle tassativamente previste dall'art. 15 del d.P.R. n. 380/2001, che ammette la proroga solo per fatti sopravvenuti estranei alla volontà del titolare del permesso di costruire o in considerazione della mole dell'opera da realizzare o di particolari sue caratteristiche tecnico-costruttive o di difficoltà tecnico-esecutive emerse successivamente all'inizio dei lavori. Pertanto, il provvedimento di proroga fondato su sopravvenute difficoltà economiche familiari è illegittimo e deve essere annullato. L'annullamento del provvedimento di proroga determina l'improcedibilità del ricorso nella parte in cui è stato impugnato il permesso di costruire originario, in quanto i lavori non sono stati iniziati entro il termine di un anno dal rilascio del permesso, come previsto dalla legge, e pertanto non possono più essere eseguiti.