Consiglio di Stato sentenza n. 769 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:769SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca di autorizzazioni per esecuzioni musicali e trattenimenti danzanti in un locale pubblico è legittimo quando si basa su accertate carenze strutturali e di sicurezza antincendio, come l'inidoneità delle scale di esodo, la mancanza di linearità e compartimentazione delle vie di fuga, nonché la necessità di adeguare il locale alle prescrizioni antincendio previste dalla normativa vigente. Tali circostanze, debitamente accertate e motivate dall'amministrazione, rendono il locale inidoneo allo svolgimento delle attività di pubblico spettacolo, giustificando la revoca delle relative autorizzazioni. Il successivo rilascio di un nuovo provvedimento di autorizzazione, a seguito della realizzazione di lavori di messa in sicurezza del locale e dell'ottenimento di un parere favorevole della Commissione comunale di vigilanza sui locali pubblici, conferma la legittimità del precedente provvedimento di revoca, escludendo la configurabilità di un danno risarcibile in capo al titolare del locale. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'amministrazione può legittimamente revocare le autorizzazioni per attività di pubblico spettacolo quando il locale non rispetta i requisiti di sicurezza previsti dalla normativa, senza che ciò comporti un obbligo risarcitorio, qualora il titolare ottenga successivamente una nuova autorizzazione a seguito dell'adeguamento del locale.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/02/2017

N. 00769/2017REG.PROV.COLL.

N. 02943/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso iscritto in appello al numero di registro generale 2943 del 2015, proposto da:
Società Il Castello S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro-tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Enrico Lubrano e Filippo Lubrano, con domicilio eletto presso lo Studio Legale Lubrano & Ass. in Roma, via Flaminia, n. 79;

contro

Comune di Roma, in persona del Sindaco
pro-tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Rosalda Rocchi, con la quale è domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. Lazio, Roma, Sez. II
ter
n. 179/2015, resa tra le parti, con…

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