Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31695 del 17 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:31695PEN

Massima

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Il dolo del reato di calunnia sussiste quando l'agente attribuisce consapevolmente e volontariamente all'incolpato un fatto determinato, di cui non ha accertato la realtà, in assenza di elementi oggettivi e seri che possano ingenerare un ragionevole dubbio sulla sua innocenza. Ciò si verifica anche quando le accuse provengono da una persona qualificata e professionalmente competente, che dovrebbe essere a conoscenza delle effettive circostanze del caso, ma che formula un giudizio di colpa sulla base di una valutazione tecnica di fatti non verificati, inserendolo in un contesto fortemente polemico e critico nei confronti dell'incolpato. In tali ipotesi, l'erroneo convincimento sulla colpevolezza dell'accusato non può essere giustificato dalla mera soggettività della valutazione, essendo necessario che l'attribuzione dell'illiceità non risulti fraudolenta o consapevolmente forzata. Pertanto, il dolo del reato di calunnia sussiste quando l'agente, pur essendo a conoscenza di elementi che escludono la responsabilità dell'incolpato, formula accuse circostanziate e precise, senza aver previamente verificato la veridicità dei fatti addebitati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2708/2012 CORTE APPELLO di VENEZIA, del 23/05/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/04/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GAETANO DE AMICIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito, per la parte civile, l'Avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS), …

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