Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1789 del 2022

ECLI:IT:TARLE:2022:1789SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da un privato avverso il provvedimento con cui il Comune gli aveva ordinato la cessazione immediata dell'attività di stoccaggio abusivamente condotta in un'area agricola, ha affermato che: 1. L'attività in questione non era conforme alla destinazione urbanistica dell'area, classificata come zona agricola dal vigente strumento urbanistico generale, e il ricorrente non aveva ottenuto il necessario cambio di destinazione d'uso attraverso la prescritta procedura di conferenza di servizi, conclusasi con il rigetto della sua istanza. 2. Il provvedimento impugnato non riguardava il mero diniego del nulla osta richiesto dal ricorrente per l'avvio di una nuova attività artigianale, bensì l'accertamento dell'esercizio abusivo dell'attività di stoccaggio e l'ordine di cessazione della stessa, in assenza dei necessari titoli autorizzativi. 3. Il ricorrente non aveva addotto elementi idonei a contestare la legittimità dell'ordine di cessazione dell'attività abusiva, essendosi limitato a censurare il pregresso diniego del nulla osta, ormai definitivo per mancata impugnazione. Pertanto, il Tribunale ha respinto il ricorso, ritenendo legittimo il provvedimento comunale che aveva ordinato la cessazione dell'attività abusivamente svolta in zona agricola.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/11/2022

N. 01789/2022 REG.PROV.COLL.

N. 01020/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1020 del 2018, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Lecce, via Taranto n. 92;

contro

Comune di Grottaglie, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

dell’Ordinanza n. 146, prot. n. 13162 del 22.05.2018 a firma dei Responsabili dei Servizi S.U.E. e S.U.A.P., notificata all’odierno ricorrente il 24.05…

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