Il potere sindacale di tutela possessoria di diritto pubblico di una strada vicinale, ai sensi dell'art. 378 dell'allegato F della legge 20 marzo 1865 n. 2248 e dell'art. 15 del decreto luogotenenziale 1 settembre 1918, n. 1446, può essere legittimamente esercitato anche in assenza della formale classificazione della strada come pubblica o della sua inclusione nell'elenco delle strade pubbliche, essendo sufficiente l'accertamento dell'uso pubblico di fatto della strada da parte della collettività, a prescindere dalla titolarità del diritto di proprietà o dalla durata dell'uso immemorabile. Pertanto, l'amministrazione comunale può disporre la rimozione di ostacoli che impediscano il libero transito sulla strada, qualora risulti una situazione di fatto di pregiudizio del pubblico passaggio, a prescindere dall'accertamento in via principale della natura giuridica della strada, di competenza del giudice ordinario. L'esercizio di tale potere di autotutela possessoria non è precluso dalla pendenza di un giudizio civile sulla titolarità della strada, né dalla mancata iscrizione della stessa nei registri catastali o immobiliari, essendo sufficiente la dimostrazione dell'uso pubblico di fatto da parte della collettività, anche se non risalente a tempo immemorabile. L'amministrazione comunale, pertanto, può legittimamente disporre la rimozione di un cancello installato dal privato proprietario di un fondo attraversato da una strada di fatto utilizzata dalla collettività, al fine di ripristinare la libera percorribilità della stessa, indipendentemente dall'accertamento definitivo della natura giuridica della strada.