Il rapporto concessorio tra la pubblica amministrazione e il concessionario di una ricevitoria del gioco del lotto è regolato da un disciplinare contrattuale che prevede espresse clausole di revoca della concessione, le quali integrano una fattispecie di risoluzione del contratto per inadempimento. Tali clausole attribuiscono all'amministrazione concedente il potere di revocare unilateralmente la concessione, senza necessità di ulteriore valutazione discrezionale, qualora il concessionario non provveda al versamento dei proventi del gioco entro il termine di cinque giorni dalla diffida ad adempiere. La revoca della concessione comporta altresì la decadenza del concessionario dalla titolarità della rivendita di generi di monopolio, in applicazione della normativa che vieta la gestione di tali rivendite a chi sia stato rimosso da mansioni inerenti a rapporti con l'amministrazione dei monopoli, salvo il decorso di cinque anni dalla rimozione. Il carattere vincolato di tale decadenza non consente all'amministrazione alcuna valutazione discrezionale in merito.