Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43487 del 17 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:43487PEN

Massima

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Il rilascio di un documento di identità falso, mediante induzione in errore del pubblico ufficiale competente, integra il reato di falsità in atti commesso in concorso, con l'aggravante della recidiva, anche quando il documento sia richiesto per finalità di espatrio. Il giudice di merito può legittimamente negare la concessione della sospensione condizionale della pena e delle attenuanti generiche, in ragione della gravità del fatto, della personalità negativa dell'imputato e della sua precedente condanna, senza che ciò comporti vizi di motivazione censurabili in sede di legittimità. La mera scelta processuale dell'imputato di rimanere contumace non può costituire ostacolo alla concessione della sospensione condizionale, qualora ne sussistano i presupposti di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. BRUNO Paolo A. - rel. Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Catania del 20 maggio 2013;

visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;

udita la relazione del Consigliere Dr. ((omissis)) BRUNO;

sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la sentenza indicata in epigrafe, la Corte d'appello di Catani…

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