Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1569 del 2010

ECLI:IT:TARPA:2010:1569SENT

Massima

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Il provvedimento consequenziale, che discende da un atto presupposto non impugnato tempestivamente, è inammissibile in sede giurisdizionale. Infatti, il nesso di presupposizione tra i due atti amministrativi comporta che l'omessa o tardiva impugnazione del provvedimento presupposto renda inammissibile il ricorso avverso l'atto consequenziale, in quanto quest'ultimo non può essere adottato senza il precedente e il primo non esplica concreta efficacia se non è seguito dal secondo. In tali casi di connessione, il giudice è tenuto a dichiarare l'inammissibilità del ricorso proposto contro l'atto consequenziale, non potendo entrare nel merito delle censure sollevate, le quali avrebbero dovuto essere rivolte contro il provvedimento presupposto. Tale principio, affermato dalla giurisprudenza consolidata, mira a garantire la stabilità e l'efficacia degli atti amministrativi, impedendo che l'impugnazione di un atto meramente applicativo possa travolgere indirettamente il provvedimento principale non tempestivamente contestato. Pertanto, il ricorso avverso la diffida a demolire, quale atto consequenziale al diniego di sanatoria non impugnato, deve essere dichiarato inammissibile, non potendo il giudice esaminare nel merito le doglianze relative a quest'ultimo provvedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA SICILIA
SEZIONE SECONDA
ha pronunciato la presente
SENTENZA
ex art. 21 e 26 della legge 1034/71 e successive modifiche e integrazioni,
Sul ricorso numero di registro generale 83 del 2010, proposto da:
An.Pi., rappresentata e difesa dall'avv. Gi.Cr., con domicilio eletto presso l’avv. An.At. in Palermo, via (...);
contro
Comune di Castelvetrano in persona del Sindaco pro tempore, non costituito;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
- provvedimento n. 36/09 con il quale il Comune di Castelvetrano, ingiunge alla ricorrente la demolizione di un fabbricato e il ripristino a proprie spese dello stato dei luoghi, entro e non oltre 90 gg dalla notifica del presente atto, pena in difetto l’acquisizione gratuita delle opere al patrimonio indisponibile del Comune.
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Viste le memorie dif…

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