Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35241 del 21 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:35241PEN

Massima

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Le espressioni ingiuriose pronunciate dall'imputato nel corso di un interrogatorio, in sede di procedimento penale a suo carico, sono scriminate ai sensi dell'art. 598 c.p. qualora risultino attinenti all'oggetto della controversia e funzionali alla difesa, a prescindere dalla loro veridicità o continenza espressiva, in quanto l'interesse tutelato è la libertà di difesa nella sua correlazione logica con la causa, a prescindere dalla fondatezza dell'argomentazione. Pertanto, in tali casi, il fatto non è punibile ai sensi dell'art. 129, comma 2, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAPUTO Angelo - Presidente

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposta da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/06/2019 del GIUDICE DI PACE DI CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIOVANNI FRANCOLINI;
letta la requisitoria scritta presentata - ex Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, conv. con modif. dalla L. 18 dicembre 2020, n. 176 - dal Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dr. PICARDI ANTONIETTA, che ha …

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