Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23254 del 4 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:23254PEN

Massima

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Il mancato avviso al difensore della data di udienza, in violazione degli articoli 178 e 179 c.p.p., comporta l'annullamento della sentenza impugnata e di quella di primo grado, con restituzione degli atti al competente procuratore della Repubblica per il corso ulteriore del procedimento. Infatti, il contrasto tra l'indicazione dell'utenza telefonica del difensore nella comunicazione notizia di reato e quella risultante nel verbale di arresto non può essere risolto in senso sfavorevole all'imputato, in quanto occorrerebbero elementi certi circa l'utenza realmente contattata, non potendosi presumere che, nonostante l'errore materiale nel verbale, sia stato comunque contattato il numero corretto. Pertanto, in caso di dubbio sull'effettivo avviso al difensore, il principio di garanzia del diritto di difesa impone l'annullamento degli atti processuali, a tutela dei diritti dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) ALIAS N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3681/2013 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 17/10/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/05/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FUMO MAURIZIO;

udito il PG in persona del sost.proc.gen. Dott. IZZO G., che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la sentenza di cui in epigrafe, la corte di appello di Firenze, in parziale rifo…

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