Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1793 del 16 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:1793PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La partecipazione all'associazione mafiosa può essere desunta da elementi indiziari, anche in assenza di una formale affiliazione, qualora dalle intercettazioni e dalle altre attività di polizia giudiziaria emerga la concreta e attuale partecipazione dell'indagato a condotte e comportamenti riconducibili agli interessi e alle finalità del sodalizio mafioso, quali la trasmissione di comunicazioni tra i vertici, l'intermediazione in attività estorsive e l'intervento in affari di interesse della cosca. Tali elementi, valutati nel loro complesso e secondo i canoni di cui all'art. 192 c.p.p., possono integrare gravi indizi di colpevolezza per il reato di cui all'art. 416-bis c.p., anche in assenza di ulteriori riscontri esterni, purché non risultino inficiati da elementi di dubbio circa la genuinità e veridicità del contenuto delle conversazioni intercettate. Inoltre, la sussistenza delle esigenze cautelari, in presenza della contestazione del reato di cui all'art. 416-bis c.p., può ritenersi presunta ai sensi dell'art. 275, comma 3, c.p.p., salvo che non vengano offerti elementi idonei a superare tale presunzione, atteso che la concretezza e attualità delle esigenze cautelari può desumersi dalla permanenza della condotta criminosa fino al momento delle indagini e dalle caratteristiche del sodalizio mafioso, connotato da una struttura organizzativa resistente agli arresti e da legami tra gli associati non interrotti neppure dalle misure restrittive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO Francesco M. - Presidente

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/06/2017 del TRIBUNALE LIBERTA' di PALERMO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ROBERTO BINENTI;
sentite le conclusioni del PG Dr. MARINELLI FELICETTA, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
Uditi i difensori di (OMISSIS), l'avvocato (OMISSIS) del Foro di MARSALA e l'avvocato (OMISSIS) del Foro di SALERNO, i quali hanno chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
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