Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26528 del 24 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:26528PEN

Massima

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Il reato continuato richiede l'unicità del disegno criminoso, che non può essere desunta dalla mera identità della tipologia dei reati commessi e del contesto spaziale, essendo necessario che vi sia una progettazione unitaria e anticipata delle condotte illecite, caratterizzata dalla medesima finalità delittuosa. Pertanto, la continuazione non può essere riconosciuta quando, pur in presenza di reati della stessa specie, risultino diversi i contesti temporali, gli oggetti sociali e le componenti soggettive delle iniziative imprenditoriali illecite, in quanto tali elementi rivelano l'assenza di un unico disegno criminoso, essendo la seconda attività piuttosto nata dal fallimento della prima e dalla necessità di trovare una nuova occupazione, anche se sempre in frode ai creditori. La mera inclinazione a reiterare violazioni della stessa specie, anche se dovuta a una scelta di vita o a un programma generico di attività delittuosa da sviluppare nel tempo secondo contingenti opportunità, non integra di per sé l'unitaria e anticipata ideazione di più condotte costituenti illecito penale, che caratterizza l'istituto del reato continuato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 19514/2013 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 31/03/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/02/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DI GIURO GAETANO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CORASANITI Giuseppe, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 05/0…

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