Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7121 del 14 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:7121PEN

Massima

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La confisca di prevenzione patrimoniale è applicabile ai beni acquisiti da soggetti socialmente pericolosi, anche in epoca successiva all'accertamento della loro pericolosità, purché vi sia un nesso temporale tra il periodo di pericolosità sociale e l'acquisizione dei beni, desumibile dalla sproporzione tra il valore dei beni e la capacità reddituale lecita del soggetto. La pericolosità sociale, oltre ad essere presupposto ineludibile della confisca, ne costituisce anche la "misura temporale" di applicazione, in quanto i beni possono essere confiscati se acquisiti durante il periodo di riconosciuta pericolosità del soggetto, a prescindere dalla permanenza o meno di tale stato al momento dell'adozione della misura ablativa. Pertanto, la confisca di prevenzione è legittima anche quando i beni siano stati acquistati in epoca successiva alla cessazione della misura di prevenzione personale, purché la provvista finanziaria per l'acquisto sia stata accumulata durante il periodo di riconosciuta pericolosità sociale del proposto. L'onere di provare la lecita provenienza dei beni acquisiti in tale periodo grava sul soggetto interessato, in assenza della quale opera la presunzione di illecita acquisizione. La motivazione del provvedimento di confisca deve essere adeguata e logica nel ricostruire il nesso temporale tra il periodo di pericolosità sociale e l'acquisizione dei beni, senza che sia necessario un puntuale accertamento della perdurante pericolosità al momento dell'adozione della misura ablativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAPOZZI Angelo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. AGLIASTRO Mirella - rel. Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS) nella qualita' di terza interessata;
avverso il decreto del 03/11/2017 della Corte di appello di Reggio Calabria - Sezione Misure di prevenzione;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in camera di consiglio la relazione svolta dal Consigliere Dott. Mirella Agliastro;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa Picardi Antonietta, del 07/07/2018 che chiedeva l'inammissibilita…

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