La concessione demaniale marittima, quale titolo abilitativo per l'utilizzo di beni pubblici, è soggetta a una disciplina speciale che prevede il rispetto di determinati requisiti e presupposti per il suo rilascio e rinnovo. In particolare, la superficie oggetto di concessione e la durata del titolo non possono essere determinate in modo arbitrario o in contrasto con i principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, ma devono trovare fondamento nei documenti e negli atti che compongono il relativo procedimento amministrativo. Pertanto, il rinnovo della concessione demaniale marittima non comporta automaticamente il mantenimento delle medesime condizioni del precedente titolo, essendo rimessa all'amministrazione competente la valutazione discrezionale circa l'estensione dell'area da concedere e la durata del nuovo provvedimento, purché tali determinazioni siano adeguatamente motivate e non risultino manifestamente irragionevoli o sproporzionate. Inoltre, le norme eccezionali e transitorie in materia di proroga automatica delle concessioni demaniali, come l'art. 34-duodecies del d.l. n. 179/2012, devono essere interpretate restrittivamente, non essendo applicabili a fattispecie che non presentino le caratteristiche e le finalità espressamente individuate dal legislatore, come nel caso di concessioni richieste per un uso meramente privato e non imprenditoriale del bene demaniale.