Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20369 del 25 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:20369PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La confisca di prevenzione può essere disposta sui beni il cui valore risulti sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati o all'attività economica svolta dal proposto, anche se gli stessi siano stati acquistati in epoca anteriore all'introduzione normativa del giudizio di sproporzione, in quanto tale istituto ha natura preventiva e si applica secondo la disciplina vigente al momento della sua adozione. Ai fini della valutazione della sproporzione, il giudice deve verificare se gli incrementi patrimoniali siano stati realizzati in costanza della pericolosità sociale del proposto, accertata anche sulla base di precedenti condanne per reati associativi, senza che sia necessario dimostrare la diretta riferibilità dei beni all'attività illecita, essendo sufficiente l'assenza di giustificazione della legittima provenienza. Il giudizio di pericolosità sociale può fondarsi su condanne per reati associativi anche antecedenti all'introduzione del reato di associazione mafiosa, purché espressivi di una condizione di appartenenza criminale protrattasi nel tempo. La motivazione sulla sussistenza dei presupposti per la confisca di prevenzione deve essere logica, completa e coerente, senza che il giudice di legittimità possa sindacare il merito delle valutazioni compiute dai giudici di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 23/04/2021 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere BORRELLI PAOLA;
lette le conclusioni del Procuratore generale GIORDANO LUIGI, che ha chiesto dichiararsi inammissibili i ricorsi;
letta la memoria dell'Avv. (OMISSIS), per i ricorrenti, che ha insistito per l'accoglimento dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Il decreto impug…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.