Il possesso di un proiettile di arma da guerra, unitamente ad altri elementi indiziari quali la conoscenza del contenuto della busta minatoria, il rinvenimento di un foglio con francobollo identico a quello utilizzato e gli esiti degli accertamenti calligrafici, può costituire prova sufficiente per affermare la responsabilità penale dell'imputato in ordine ai reati di minaccia aggravata e detenzione illegale di munizione, anche in assenza di una prova diretta, purché tali elementi siano valutati in modo complessivo e non atomistico, dimostrando un quadro indiziario grave, preciso e concordante, tale da escludere ogni ragionevole dubbio sulla colpevolezza dell'imputato. La valutazione degli indizi deve tenere conto del confronto con le argomentazioni difensive, senza trascurare alcun elemento, al fine di pervenire ad una motivazione logica e coerente che dia conto della risoluzione delle relative ambiguità, in linea con i principi giurisprudenziali in materia di prova indiziaria.