Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39959 del 29 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:39959PEN

Massima

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Il medico libero professionista che, in concorso con altri, forma un falso certificato di infortunio, da utilizzare in una causa civile contro una società assicuratrice, risponde del reato di falso in certificazione di cui all'art. 481 c.p., non essendo applicabile l'art. 649 c.p.p. relativo all'improcedibilità per il medesimo fatto già oggetto di patteggiamento, in quanto il precedente patteggiamento riguardava reati di falso ideologico commessi dal pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni. Tuttavia, il reato di tentata truffa continuata, di cui il medico è stato ritenuto responsabile per aver concorso nell'utilizzo del falso certificato, risulta estinto per prescrizione, con conseguente conferma delle statuizioni civili contenute nella sentenza impugnata, in quanto il medico ha ammesso la propria responsabilità in relazione alla compilazione del falso certificato e alla conoscenza del suo utilizzo, senza contestare la propria responsabilità civile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Maria Stefan - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) BE. BR. AN., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 04/04/2006 CORTE APPELLO di GENOVA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. MARASCA GENNARO;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Dr. De Nunzio Wladimiro, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

La Corte di Cassazione:

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