Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle sue funzioni, attesta falsamente la conformità di lavori edilizi ai grafici allegati in una istanza ex art. 35 della legge n. 47 del 1985, commette il reato di falso ideologico in atto pubblico di cui all'art. 479 c.p. La gravità del fatto, quale criterio di cui all'art. 133 c.p., giustifica l'irrogazione di una pena detentiva, anche in presenza di circostanze attenuanti generiche. Il termine di prescrizione del reato, pari a dieci anni e sei mesi, non è ancora decorso al momento della pronuncia della sentenza, in applicazione della disciplina transitoria di cui all'art. 10, comma 3, della legge n. 251 del 2005. La valutazione della prova effettuata dal giudice di merito, fondata su elementi convergenti, non è sindacabile in sede di legittimità, se non per errori logici o inconciliabilità con gli atti processuali, insussistenti nel caso di specie.